Uno STRUMENTO sarebbe neutro; l’uso STRUMENTALE ha accezione negativa, …

si intende solitamente un uso improprio, “peloso”, ASSERVITO a FINALITÀ più illecite che lecite, a differenza del quasi contrario significato di «eseguito con l'ausilio di strumenti adeguati» come un pezzo musicale.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.10.05; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: significato delle parole; il fine giustifica i mezzi? «cielo stellato sopra di me, ...», peloso; showbiz fiction,

 

2025.10.01 <fb1> Marco Rizzo: è positivo ogni atto che serva a fermare il genocidio, ma è strumentale usare la causa palestinese per fare campagna elettorale; c’è gente di sinistra che non si è mai agitata tanto per i palestinesi (Gruber compresa): oggi i giornali di Agnelli stanno con la causa palestinese. <fb2> Paolo Mieli: non c’è sentenza o targa che chiami comunisti i reati terroristi di sinistra: non c’è scritto «qui ci fu una strage comunista, qui i comunisti ammazzarono Aldo Moro»; c’è un motivo di comodità di storia per cui i reati rossi non si chiamano comunisti, i reati neri si chiamano fascisti.

 

↑2025.03.03 <foglio TV♫> Jean Sévillia al Figaro Histoire parla del suo libro “Habits neufs du terrorisme intellectuel” (nuovi vestiti del terrorismo intellettuale), una storia intellettuale della Francia dal ’45 a oggi, dal comunismo al wokismo: la stessa strumentalizzazione della storia e demonizzazione degli avversari. [CzzC: compresa la gender inquisizione e l’antifascismo fascista]

 

↑2020.02.10 sulla benignesca rappresentazione del Cantico dei Cantici odo il commento del rabbino Vittorio Robiati Bendaud: uso strumentale e indebito di parti della scrittura contro altre parti della medesima; pretendere di far dire al testo ciò che chiaramente non afferma. [CzzC: lo riassumo qui, commentando a mia volta lo showbiz di Benigni con tassa pagata al politicamente corretto; radici giudaico-cristiane alterate per produrre linfa grata allo spirito del mondo in cultura dominante, cui sarebbero arrendevoli anche certi dirigenti della pastorale. Fischieranno le orecchie a plaudenti di serie R.Virgili su Avvenire, Lidia Maggi e (meno ingenuo) Ravasi? Annoto anche il commento di Raffaele Bonanni, Enzo Bianchi, Alessandro D'Avenia e l'acuto di Luigino Bruni (stupendo!)]