modificato 2015-03-02

Non firmo la petizione di nonni2.0 perché ...

 

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01/03
2015

non firmo la petizione di <nonni2.0> “l'educazione sessuale non può essere che compito primario della famiglia, non delegabile alla scuola” perché trovo un’imprecisione nella suddetta frase: mentre è corretta la prima proposizione sulla priorità della famiglia, anche perché ciò dice l’art 26.3 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, non mi pare corretta la seconda proposizionenon delegabile alla scuola”: infatti, larga parte dell’educazione è delegata dalla famiglia alla scuola e non si vede perché si debba escludere l’educazione sessuale (ad esempio io mi son fidato di quella appresa da mia figlia al liceo paritario: l’importante è che sia fatta valere la prima proposizione, e che, quindi, i genitori abbiano il controllo sulla delega alla scuola

- sia in senso propositivo (attraverso gli organi delegati: i genitori coi loro rappresentanti possono controllare i contenuti dei libri di testo e dei programmi didattici),

- sia in senso difensivo (poter non mandare i figli a quelle lezioni di cui non condividessero i contenuti).

Purtroppo abbiamo genitori che delegano in bianco o non vanno a votare i rappresentanti di classe e di Istituto e poi si stracciano le vesti. In democrazia vince l’opinione di maggioranza: bisognerebbe come disse Benedetto XVI mettere certi valori al riparo del criterio di maggioranza, il che incontrerebbe feroce opposizione della cultura dominante, che sa di riuscire coi media e la magistratura

- a pilotare il consenso fino ad avere le maggioranze che le servono a dominare

- a criminalizzare gli oppositori come divisivi e discriminatori e, se vincesse Scalfarotto, pure omofobi punibili come razzisti.