Il Catechismo della Chiesa Cattolica sul tema dell'omosessualità

Per immediatezza di riferimento, riporto di seguito i tre paragrafi (2357, 2358 e 2359) dedicati alla omosessualità dal Catechismo della Chiesa Cattolica promulgato da GP2° nel 1992

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.10.25; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: nell’ educazione alla Fede la catechesi non sia confondente

 

§2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, [Cf Gen 19,1-29; Rm 1,24-27; 1Cor 6,10; 1Tm 1,10] la Tradizione ha sempre dichiarato che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati". Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

 

§2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

 

§2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana."

 

2025.10.25 <rai> la 3ª assemblea sinodale ha approvato 781/809 il documento di sintesi con 124 proposte: tra le richieste più spazio alle donne e - la svolta - §30c «promuovere il RICONOSCIMENTO delle persone omoaffettive e trans» e §30d «la CEI Sostenga le giornate e gli eventi contro omofobia e transfobia»; il 26/10 la CEI precisa che ciò non significa avallare il Gay Pride e i vescovi si stupiscono con sconcerto che su tanta stampa sia potuta uscire come gran novità che la chiesa italiana sarebbe invitata a benedire o addirittura «supportare i gay pride». Ma resta un problema di ambiguità. [CzzC: c'è da stupirsi dello stupore: un documento così lungamente meditato avrebbe dovuto prevenire la prevedibile equivocabilità, ... continua qui con # catechesi confondente, §2358 del Catechismo, #u2g, scollamento]