modificato 10/02/2017

 

I giovani se la sognino la pensione sogghignano i vecchi privilegiati

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Sono soprattutto giovani i collaboratori iscritti alla Gestione Separata dell’Inps: il 97% di loro è a rischio pensione a causa del reddito troppo basso. E per la Corte costituzionale il criterio della legge uguale per tutti vale per censurare il ticket sulle pensioni d’oro, non per censurare i privilegi sperequatori generazionali.

 

 

Un'inchiesta pubblicata su Italia Oggi Sette del 06/01/2014, in cui si analizza parte del "Rapporto sulla coesione sociale 2013" pubblicato il 30 dicembre da Inps, Istat e ministero del lavoro, denuncia che il 97% dei collaboratori iscritti alla Gestione Separata dell Inps è a rischio pensione. Motivo? Il reddito troppo basso percepito dai lavoratori - 9.700 euro nel 2012 - che compromette il requisito contributivo per la pensione a oltre 726.000 lavoratori (co.co.pro., mini co.co.co., lavoratori autonomi occasionali, ecc.). E le notizie non sono migliori per chi ha un reddito più alto. Qualche esempio: con un reddito di 12.000 euro (nel 1996) che sale fino a 31.840 (nel 2016), dopo 20 anni, non si ha diritto a una pensione perché troppo bassa; se il reddito iniziale è di 18.000 euro e sale fino a 47.760, la pensione sarà di appena 693 euro mensili: il 19% dell'ultimo reddito (quello che si chiama "tasso di sostituzione", cioè quanto misura la pensione rispetto all'ultimo reddito o all'ultima retribuzione percepito da lavoratori).

L'analisi è una catastrofe a danno delle giovani generazioni [CzzC: e nemmeno il giovane Renzi che tanto promise ai giovani ne fa minimo cenno nel Jobs Act]. ...

Altro argomento: il ticket sui pensionati d'oro che la Legge di stabilità 2014 ha introdotto in nuova versione. Andrà versato dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 in misura: del 6% sulla parte di pensione superiore a 91.250 euro e fino a 130.358 euro; del 12% sulla parte di pensione oltre i 130.358 e fino a 195.536 euro; del 18% sulla parte di pensione oltre 195.536 euro.

Questa è una misura che tocca la1 vecchia1' generazione, cioè i pensionati. Ma interessa i giovani perché, se il ticket non va in porto, come già successo nel 2011 quando è stato censurato dalla Corte costituzionale, [CzzC: tutti interessati alle pensioni d’oro] quelle somme dovranno essere sborsate dai lavoratori. Con la beffa, peraltro ! Perché i giovani se le possono solo sognare quelle astronomiche cifre di pensione, in quanto vietate dalla legge: il sistema contributivo infatti pone limite all'importo di pensione maturabile (occhio: il limite vale solo per chi ha cominciato a lavorare dal 1996, non per chi a quella data già era occupato) [CzzC: e alla Corte questa differenza tra cittadini giovani penalizzati e più anziani privilegiati sta benissimo alla faccia del criterio che la legge è uguale per tutti, lo stesso criterio che la corte usò per censurare il ticket sulle pensioni d’oro: forza del diritto o diritto della forza?].