Newsletter 2018.03.31 al gruppo di mini rassegna stampa per amici.org

Ogni circa 30 giorni estrapolo per amici, con filtro sui diritti umani, alcuni degli articoli che commento nel corso del mese attingendo da varie fonti informative (tra le quali Avvenire, Asia news, il Sussidiario, La Stampa, Vita Trentina, Corriere, Repubblica, ...); se tu desiderassi ricevere tale newsletter via email, potresti farmi richiesta di iscrizione nella mailing list e poi eventualmente revocarla (qui come fare)

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 29/04/2019; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: il cinismo dei potentati devoti di Marte e della dea pecunia perora diritti individuali di prestanti, ma in silenzio complice davanti alle stragi del popolo fragile schiavizzato in darwinismo sociale

 

Preghiamo per fare sedare col dialogo i venti di guerra soffiati anche da sedicenti illuminati alleati.

 

Il mese scorso abbiamo meditato sui diritti umani straziati in tante zone della terza guerra mondiale a pezzi: anche il Papa ci sollecitava a pregare in particolare per gli inermi (poveri, donne e bambini) vittime di guerre-rapina azionate dal neocolonialismo sulle loro risorse minerali (Congo, Sud Sudan, Siria, ...).

 

Nel frattempo i venti di guerra fredda hanno iniziato a soffiare anche dalle nostre parti, con esibizioni muscolari per ora configurate da rappresaglie diplomatiche e da criminalizzazioni mediatiche, mentre sopra la Siria lampeggia (non solo con le sanzioni) la spada missilistica degli Us-Uk-Fr che con la Nato insistono nel voler compiere, magari con l’aduso pretesto delle armi chimiche, quel regime change in Siria che era loro riuscito con l’abbattimento di Saddam in Iraq e di Gheddafi in Libia.

 

Ma qui si rischia lo scontro diretto tra armi nucleari, la cui potenza sarebbe in grado di cancellare l’umanità, come paventa Roberto Moranduzzo su Vita Trentina <VT#12 25Marzo>: il libro di Manlio Dinucci (Guerra Nucleare. Il giorno prima: chi e come ci porta alla catastrofe) denuncia che ad oggi sono state fabbricate bombe nucleari con una potenza complessiva superiore a circa un milione di volte quella di Hiroshima, in grado di cancellare la specie umana ed altre forme di vita sulla terra; il fisico nucleare Theodore Postol autore del rapporto Bullettin of Atomic Scientists osserva che la situazione è allarmante e largamente sottovalutata.

 

Se in questo contesto osserviamo che <repubblica> le parole usate da Trump contro NordCorea sono le stesse che usò il massone Truman prima di bombardare Hiroshima ("fuoco e furia come il mondo non ha mai visto")

- Trump 2017: "They will be met with fire and fury like the world has never seen"

- Truman 1945 "If they don't accept our terms they may expect a rain of ruin from the air the like of which has never been seen on this earth”.

c’è di che convenire che la situazione sia allarmante.

 

Se in questo contesto osserviamo, inoltre, che il movente delle guerre in atto non sarebbe solo un’antipatia ovest-est residuo del secolo scorso (attenuabile con un sorriso o con un incontro sportivo), ma potrebbe derivare da una strategia ben precisa di guerra economica del dollaro che teme di perdere terreno rispetto al crescente peso economico mondiale dell’area asiatica, ci sarebbe di che tremare: donde una tale supposizione?

<wikipedia> La tesi di fondo della DOTTRINA WOLFOWITZ sarebbe che gli Us non dovrebbero consentire ad alcun’altra superpotenza di contendere loro l'egemonia globale, che sarebbe destinata agli USA in quanto vincitori della guerra fredda.

- <limes>: la ratio geostrategica americana in Europa sarebbe di allentare i fili delle intese russo europee.

 

In questo scenario i singoli stati occidentali si muovono per lo più al traino del dollaro, mentre è quasi assente la voce dell’Europa che, invece, col suo peso economico, con la memoria delle guerre che l’hanno insanguinata nel secolo scorso e con quel che le resta di solidarietà multiculturale alimentata dalle pur quasi essiccate radici cristiane, potrebbe fare una bella differenza pro bene comune.

 

Preghiamo tanto per la pace, come ci richiama continuamente il Papa, aggrappiamoci al Cristo risorto: Buona settimana di Pasqua.

 

 

→Newsletters segnalate nei mesi e negli anni precedenti