DON PIERO RATTIN, biblista, accompagnatore di pellegrinaggi

n1946. Foto VT e qui parroco di S.Apollinare in TN da dove traggo che ha conseguito la licenza di specializzazione in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico, cura un servizio di formazione teologico-biblica per il clero e i laici; tra le sue pubblicazioni ricordiamo E' disceso dal cielo. Incarnazione e spiritualità  (EDB 2001), Libri di pellegrinaggio. Itinerari del Medio Oriente (EDB 1999) e La Vergine Maria segno di speranza (EDB 1989), Tabor, Spiritualità della Montagna (Ed.Ancora 2008), La buona notizia di ogni Domenica (tre volumi, ed. Vita Trentina), Parla, Signore, questa famiglia ti ascolta Pregare in famiglia con la Bibbia con  Gregorio Vivaldelli (ed. San Paolo, 2005).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/02/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: consacrati

 

2019.01.17 VT sul presepe degli innocenti <VT#2p39> Rattin gioca sporco contro il presepe degli innocenti?

- Gioca sull'affronto a San Rocco, lasciando equivocare che l’affronto sia configurato dall’incendio alla porta oppure dallo stesso presepe, «un affronto partito da lontano perché contrapporsi al male con atteggiamenti d'accusa e di denuncia non può che provocare altro male»;

- fa paralogismo tra un presepe, seppure di denuncia pungente, con le Crociate lontane, e allude a quelle che sarebbero tutt'altro che lontane (queste di don Matteo?);

accusa i perseguitati (qui col fuoco alla porta della chiesa) di osare credersi "perseguitati" quando sono sconfitti, di essere del Medio-Evo post-moderno.

Convengo in larga misura con le puntualizzazioni di Gubert la settimana successiva

 

↑2014.07.03 Su VT#27p12 Rattin spiega ciò che sapienti e dotti capiscono meno dei piccoli, che sono quelli che danno fiducia a Gesù e lo seguono, insignificanti per la presunzione di tanti dotti opinionisti. Dio è mistero, ma lui può dirci qualcosa di se stesso, e l’ha fatto, per mezzo di suo Figlio. [CzzC: grazie don Piero, questa è catechesi che mi entusiasma, e risponde alla mia esigenza di senso, senza farmi sentire superiore ad altri che non avessero questa incondizionata fiducia in Gesù]

 

↑2014.06.gg Su VT in occasione del Corpus Domini la sua riflessione mi appassiona: se non ci inginocchiamo davanti a Lui, davanti a chi? Mi sovvien per contro di quel per cui, a proposito della processione del Corpus Domini, "sarìa ora de finirla de portarlo en giro a ciapàr aria".

 

↑2014.01.18 Da un po’ di tempo lo incontriamo su VT senza riscontrare quelle intonazioni di dissenso verso la Guida petrina che avevo annotato qui in date precedenti. Oggi su VT#2 leggo una sua bella riflessione sulla preghiera: “Perché se in una relazione ci si lascia guidare da dimenticanza, discontinuità e leggerezza, quella relazione non è seria: vale poco. Se si prescinde da un impegno quotidiano di preghiera anche la nostra fede è una relazione che vale poco”.

 

↑2012.06.24 VT#25p13: IX Forum dell’informazione cattolica per la Salvaguardia del creato, tenutosi a Trento 14 al 17 giugno, aperto da una riflessione di da don Piero Rattin,  sulle implicazioni  religiose e spirituali che tali cambiamenti interpellano, per ritrovare valori veri per fondare scelte e decisioni corrette. Estraggo. Per questo recuperare la fonte inesauribile di spiritualità che la montagna può offrire a chi la ama, a chi l’affronta con umiltà, rimane un riferimento importante per la salvaguardia del creato, per una cultura ecologica che rispetti il territorio, ... Il cambio di mentalità, che la crisi contemporanea sollecita su molti fronti della vita sociale, può allora trovare linfa vitale dal recupero della dimensione religiosa, dal ritorno a quella Sorgente divina troppo spesso dimentica nella nostra società secolarizzata, per ritrovare le tracce perdute di sentieri interrotti, per rigenerare il mondo. Un surplus di spiritualità: il  punto di partenza.

 

↑2008.09.13 A fianco del Vescovo tiene il sermone principale dell’assemblea pastorale diocesana (appunti) «se Cristo e la salvezza e la relazione con lui fosse davvero il centro, l'essenziale dell'esperienza cristiana, pensate che perderemmo tanto tempo a discutere se è giusto o meno che i divorziati non possano accostarsi ai sacramenti? ... se per quelle disposizioni c’è gente che volta le spalle alla chiesa e taglia i ponti con Dio, vuol dire che la centralità, che spetta solo a Cristo, è stata usurpata da qualcos’altro; non è più lui al centro dell’esperienza della fede, e allora bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi».

 

↑2004.12.24 Don_Rattin_su_QT: la fatica di essere prete; "Viviamo un momento di passaggio e di contraddizione... la nostra è una società post-cristiana, Bisognerà arrivare ad un momento di chiarezza".  [CzzC segue vignetta di Marco Dianti, che allude a tipo di chiarezza invocata: l'angioletto chiede "o buon Dio, nessuno vuol più fare il prete" e il buon Dio risponde "accidenti, dovremo rivedere quella faccenda della castità"]

 

↑2002.12.07 Silvano Bert graffia su insegnamento della Religione cattolica nelle scuole e crocifissi nelle aule. [CzzC: trovo una parte condivisibile nelle argomentazioni di questo Silvano Bert, ma, sorvolando sugli aspetti partitici (Letizia Moratti), trovo interessante l’elenco di opinionisti che il prof invoca avverso i graffiati con «la tentazione di sghignazzare»; su <QT Silvano Bert>: «Quando un ragionamento viene proposto da don Dante Clauser, Vittorio Cristelli, Livio Passalacqua, Marcello Farina, Renato o Giancarlo Pellegrini, Antonio Autiero, Iginio Rogger, o da padre Alex Zanotelli, Antonino Butterini, Fabrizio Forti, …» [CzzC: cita anche Ivan Maffeis, che però tirerei fuori dal presente elenco assieme a Piero Rattin, perché questi sì mi fan riflettere ben più costruttivamente degli altri mischiati, tra i quali c’è qualche aquila di S.Venceslao, forse assegnata più dalla cultura dominante che da S.Venceslao; mi parrebbe di sentire il saggio ed umile don Ivan replicare a Silvano: cotanta batteria spiani a difesa delle tue idee? Me pure invochi? Sappi che non mi sento alla pari di certi calibri, mentre da altri suddetti dissento assai più che dai tuoi invisi GP2° e Ruini]

 

↑2002.11.09 Don_Rattin_su_QT: la chiesa del silenziatore; alla domanda "Il CV2° aveva pur aperto qualche finestra sulla società e la sua cultura, ma durante il pontificato in corso ho l’impressione che siano state rinchiuse" risponde così: «Sì, c’è stata una corsa a chiudere porte e finestre ... Per certi versi questo papa (GP2°) ha avuto delle spinte notevoli, anche di profezia, ad esempio con alcune encicliche di carattere sociale. Per altri aspetti è debitore di una cultura molto tipica, cui appartiene. E non poteva quindi che portare anche nella Chiesa universale una visione molto particolare di Chiesa, che derivava dalla cultura polacca». ... «… la visuale espressa da Morandini non è molto in sintonia con quella inaugurata dal Concilio Vaticano II». [CzzC: se qualcuno del MPV si permettesse di dire che questa visuale espressa da don Rattin non è molto in sintonia con quella inaugurata dal Concilio Vaticano II, si sarebbe scomodato qualche pezzo grosso della curia a strapazzarlo dalle pagine di VT; altri miei commenti qui]

 

↑2000.05.27 Su QT commenta i segreti di Fatima da qualificato accompagnatore trentino di pellegrinaggi, perplesso che ci si rifaccia ad un evento del 1917, ad un’epoca cioè in cui la cultura religiosa era diversa, e lo si traduca nei termini sensazionalistici dell’epoca attuale ... la fede non ha bisogno di questi fatti ... si riteneva che il terzo segreto di Fatima riguardasse quanto meno tutta la Chiesa se non il mondo intero, invece riguarda soltanto una persona, sia pure il papa; una persona che è ancora viva e vegeta. Insomma c’è poco di cui esaltarsi